La Scuola

Convitto Nazionale B. Telesio
Cosenza

L'esperienza al servizio del futuro.

La storia della scuola

Data di fondazione: 1807 Il Convitto Nazionale “Bernardino Telesio” di Cosenza, ubicato nel centro storico della città di Cosenza, nella via Salita Liceo, in una struttura dalle origini nobili ed antiche, costituisce un punto di riferimento culturale per l’intero quartiere di “Cosenza Vecchia”. Nel Convitto Nazionale sono ospitati: • Un Istituto Comprensivo (Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado); • Il Liceo Classico Europeo (Scuola Secondaria di Secondo Grado). Con una utenza complessiva di 220 alunni, l’Istituto, così strutturato, presenta forti caratteristiche di eterogeneità dovute sia alle diverse fasce di età degli alunni, sia alle differenti realtà socio-culturali presenti nel territorio, con presenza di alunni extracomunitari. La presenza dei tre diversi gradi di istruzione scolastica consente di progettare attività di formazione comuni ed iniziative di continuità in verticale, utilizzando metodologie omogenee di lavoro, di confronto e di verifica, facilitando, in tal modo la continuità del percorso degli alunni. Il complesso oggi denominato per una parte “Convitto Nazionale” e per l’altra parte Liceo Ginnasio “Bernardino Telesio”, come ogni altro monumento, è cresciuto cambiando aspetto e forma nei secoli che racchiudono la sua storia. Nasce come collegio dei Gesuiti verso la fine del XV I secolo. Nel 1578 ai Gesuiti fu offerto, come sede del loro collegio, una parte del convento delle Carmelitane, ma fu rifiutato perché ubicato oltre il Busento. Questa sede dispiaceva soprattutto all’oligarchia cosentina che tanto invocava la presenza dei dotti frati per l’istruzione dei giovani rampolli. Nel 1589 i patrizi prospettarono l’insediamento della scuola presso il Palazzo Cicala, sede dell’arcivescovado, ma i Cosentini cercarono di incendiare il palazzo. Tra gli oppositori devono essere annoverati anche i padri domenicani, che curavano l’istruzione dei giovani. Non era facile individuare un suolo molto ampio nel tessuto medievale. La zona più a sud, l’attuale “Massa”, fu scartata perché abitata da gente plebea, quindi poco degna di frequentare una scuola così prestigiosa. Erano tempi in cui, anche nella dotta Cosenza, la cultura doveva essere solo ad appannaggio delle classi dominanti. Fu indicato come luogo ideale il suolo posto sotto Santa Chiara, vicino alla fontana del Paradiso e al Palazzo Sersale, in altre parole l’attuale Piazza Prefettura. La scelta non fu gradita dai proprietari vicini. I Gesuiti acquistarono fatiscenti case fra il collegio delle Clarisse e quello delle Vergini, che cercarono, senza esito di opporsi al loro insediamento e alla nascita del collegio. Nel corso degli anni ampliarono il fabbricato incamerando strade e demolendo case. Il generale dell’ordine concesse per lettera, la posa della prima pietra, di un impianto che non fu mai realizzato nella sua interezza. Intorno all’anno 1620 la costruzione fu ultimata. Il complesso comprendeva anche una chiesa, che sorse esattamente sul suolo occupato oggi dall’ingresso centrale del vecchio liceo ginnasio. La facciata principale era proprio alle spalle del colonnato. Il 27 marzo del 1638, un violento terremoto provocò gravi danni all'edificio, che fu ristrutturato nel 1645. Il 20 novembre 1767, i Gesuiti furono sfrattati e condotti a Paola. Il governo prese possesso del collegio che fu ristrutturato e adibito a studi superiori. Il 30 maggio 1807, una legge, soppresse i monasteri. Nella casa degli espulsi Gesuiti, nel comune di Cosenza, fu istituito il “Convitto Nazionale”. L’8 giugno 1807, col decreto 663 art. 86, la chiesa detta “Di Gesù” di Cosenza è ridotta a teatro. Nel 1819, con la restaurazione dei Borboni, per interessamento del Barone Mollo e con il contributo economico, dei cittadini più in vista, il teatro prese il nome di “Teatro Real Ferdinando”. Nel 1850, i Gesuiti ritornarono a Cosenza, si riappropriarono dei loro possedimenti e nel 1853, demolirono il teatro, perché non tolleravano che sul sito della chiesa si ergesse un teatro. Rimasero in piedi solo il pronao e le massicce colonne classicheggianti. Nel 1854, un rovinoso terremoto danneggiò l’edificio. Il nuovo tempio che i Gesuiti pensavano di edificare non fu mai costruito. Nel 1861, il collegio riprese vita, prima con il nome di Liceo-Ginnasio, poi, per volontà del governo, come “Scuola tecnica provinciale”. Quando le scuole private furono sostituite con quelle pubbliche il Liceo tornò in funzione e dopo alterne e animose vicende fu intitolato a “B. Telesio”, il cittadino più illustre di Cosenza. Dalla fine del secolo al 1915, il Convitto attraversò vari periodi di floridezza e di decadenza. Dall’ottobre 1915 al novembre 1918, rimase chiuso, per esigenze di guerra, nell’ottobre 1919 il “Telesio” poté essere riaperto. Nel 1939, oltre la scuola elementare interna, il Convitto mantenne un corso completo di ginnasio parificato. Il Convitto Nazionale “B. Telesio” trae le sue origini dal 1945, anno in cui i Cosentini provvidero a proprie spese alla costruzione dell’edificio ed alla fondazione dell’Istituto. Da allora, sia pure con alterne fortune legate alle vicende belliche, l’Istituzione si è venuta consolidando sul territorio attraverso l’impegnativa e lodevole opera educativa dei suoi operatori scolastici, tesa sempre ad interpretare le esigenze di una società in trasformazione.

La nostra scuola si compone delle seguenti strutture, suddivise per ordine scolastico e dislocate nel territorio. In ogni struttura è possibile riscontrare i riferimenti relativi all'organizzazione ed i contatti, nonché i vari servizi espletati.

Le carte della scuola

La nostra documentazione

La scuola in numeri

La nostra popolazione scolastica è la seguente

452

Numero alunni

25

Numero classi

18

Media alunni / classe
Skip to content